mercoledì 6 luglio 2011

Giorno Quarto

Le Argonautiche
 di Apollonio Bodyo
Quando la splendida mattinata vide con gli occhi lucenti
le alte vette di Bedretto, e nel sereno
l’ira degli dei non batteva sui promontori,
Giasone si risvegliò ed impose velocemente ai compagni
d'imbarcarsi su Argo e disporre in ordine i sacchi.
Gli eroi, ancora nelle braccia di Morfeo, gli uni dopo gli altri,
come avevano discusso, ritirarono il pic-nic,
e si misero ciascuno al suo posto in ordine, con accanto la borraccia.
 
Per  tutto il giorno e fino a pranzo spirò il vento propizio,
fortissimo, e si tendeva il passo degli Argonauti.
Cadde la forza mangiati gli ultimi farmer nel sacco,
e, affrontato l’ultimo tratto a nuoto nel misterioso Lago delle Pigne,
giunsero infine all'isola impervia di Lemno, situata a 2000m.
Tutti gli dei quel giorno, dall'alto del cielo, seguivano
la nave e la stirpe dei semidei che con grande coraggio
percorrevano il mare.
Posidone intanto, stremato, si recò
con alcuni ex-eroi a far scorta di legname.
Dalla cima del Monte scese al mare Zeus,
che spinto da un vento sul suo parapendio, immerse i piedi
dove l'onda bianca si spezza, e con la mano possente
rivolse un saluto agli eroi
augurando loro un ritorno senza sventure.