venerdì 1 luglio 2011

Prologo



Isola di Iolco, seconda decade del regno di Pelia

Anni or sono, mio padre Esone, legittimo re di Iolco, dopo un'aspra contesa durata diversi anni, venne ucciso dal suo fratellastro Pelia che si prese il suo trono. Mia madre, la regina Alcimede, per difendermi dalle violenze di Pelia, mi affidò al centauro Chirone, il quale mi allevò in un luogo sicuro, lontano da ogni pericolo. Crebbi così forte e sano, ma senza sapere cosa fosse veramente successo a mia madre e a mio padre poiché all'epoca ero troppo giovane per capire... Chirone mi insegnò a essere leale, sincero e sempre pronto ad aiutare gli altri, ma non mi raccontò mai cosa fosse successo realmente ai miei genitori. L'unica cosa che mi disse fu: “Tu sei il legittimo discendente del re, e un giorno tornerai a governare il tuo regno!”. Raggiunta la maggiore età, lasciai Chirone per tornare a Iolco a rivendicare il trono. Giunto a Iolco mi presentai al cospetto di Pelia, che ignoravo avesse usurpato il trono di mio padre, e richiesi il posto che mi spettava di diritto. Pelia, informato da un oracolo, mi riconobbe subito e mi disse che mi avrebbe lasciato il trono solo se gli avessi portato il Vello d'Oro, sapendo che era un'impresa praticamente impossibile. Avrei voluto rinunciare, ma se l'avessi fatto, non avrei mai più rivisto mia madre la regina Alcimede, ora sposa suo malgrado di Pelia. Bisogna sapere che il Vello d'Oro è un manto dorato di un ariete volante, donato dagli dei agli uomini, capace di conferire poteri straordinari ed esaudire qualsiasi desiderio. Per questo motivo Pelia lo desidera più di ogni altra cosa e grazie al suo potere vorrebbe dominare per sempre il regno. Per compiere questa impresa ho bisogno dell'aiuto di uomini straordinari che possano superare con me le difficili prove che dovremo sicuramente affrontare per riuscire a trovare il Vello. La dea Era, moglie di Zeus, mi ha già aiutato nella costruzione della nave Argo con la quale salperemo. Purtroppo temo che altre divinità ci saranno avverse. Sono quindi alla ricerca di uomini che non temano il pericolo e siano disposti a rischiare tutto per questa impresa. Il premio che spetta a coloro che accetteranno questa sfida è la gloria degli eroi che verranno ricordati nel tempo e accederanno all'Olimpo.



Giasone